Clean Tabula rasa

Clean Tabula rasa
Glenn Cooper

Nord, pubblicato nel 9 luglio 2020
544 Pagine

Il 9 luglio segna il ritorno di Glenn Cooper, uno tra gli autori più amati in Italia, con un thriller ad alta tensione che vede protagonista un'epidemia che cancella la memoria agli esseri umani.

Volevano salvare la memoria. L'hanno cancellata.

Il Dr. Steadman ha trovato la cura per la malattia che cancella il vissuto di una persona, l'Alzheimer, ed è in procinto di somministrarla alla prima paziente.
Il momento è speciale, il dottore passerà alla storia per la scoperta. Nella stanza della paziente sono tutti pronti ad immortalare il momento con una macchina fotografica, ma non sanno che per otterene questo risultato Steadman ha corso un rischio altissimo.

Pochissimo tempo dopo la paziente muore, e una dopo l'altra, vengono ricoverate persone con gli stessi sintomi. Tosse, febbre, perdita di memoria. Il mondo è di fronte a un nuovo virus, per cui non si hanno cure né armi.
Un virus chiamato FAS (sindrome da amnesia febbrile) che colpisce il sistema nervoso centrale provocando febbre e amnesia, che si è esteso a macchia d'olio in ogni paese e in pochissimo tempo.

Il dottor Jamie Abbot sembra l'unica speranza. Lui infatti era nel team che si occupava di trovare la cura per l'Alzheimer, ma ha bisogno dell'aiuto della scienzata Mandy Alexander, sua collega che vive a Indianapolis. Così, da Boston, Jamie parte per raggiungere Mandy, un viaggio di millequattrocento chilometri attraverso un Paese allo sbaraglio, abitato da persone ridotte ad uno stadio primordiale. Non ricordano nulla, sanno solo che l'unica cosa che conta è sopravvivere.

È stato impossibile leggere Clean senza pensare a quello che abbiamo passato, che tutto il mondo ha passato, da febbraio ad oggi, e viene naturale comprendere il perché. Il fatto scatenante è un'epidemia con un tasso di infettività altissimo, e che si propaga per via aerea. Per non essere infettati le persone si affidano a dispositivi di protezione come le mascherine.
Per questo è stato facile comprendere i personaggi (anche se non tutti), e provare le stesse senzazioni e le stesse paure.
Il virus di cui parla Cooper è un virus micidiale, che riduce la mente a una "Tabula rasa" pronta a ricevere nozioni da zero. Ma ha anche ridotto le persone ad uno stato animale, dove l'unica legge a guidare i comportamenti è quella della sopravvivenza.

Cooper non punta su approfondimenti psicologici dei personaggi, di cui da comunque un'idea generale, ma piuttosto ci fa conoscere i diversi modi di affrontare la pandemia. C'è chi reagisce con rassegnazione, chi con razionalità e chi con impulsività.

La scrittura è cinematografica, ogni azione si proietta nella mente del lettore ed è facile immaginare visivamente ciò che succede, rendendo così la lettura fruibile e coinvolgente, e si viene travolti da azione e scariche di adrenalina.
È un libro di oltre 500 pagine, dove la prima parte è d'impatto da subito, mentre alcune parti centrali le ho trovate più lente, ma funzionali a comprendere lo stato in cui era ridotto il mondo.

Leggere in questo libro la parola "quarantena" mi ha fatto rivivere situazioni che ci accompagnano da marzo. Paura, il timore di qualcosa di sconosciuto, sconforto, ma anche capacità di reagire.
Devo dire che se non ci fosse stata la pandemia, avrei letto Clean con un occhio diverso. Lo avrei letto pensando a uno scenario impossibile, eppure il mondo continua a stupire e mi è sembrato per molti versi assolutamente credibile.

Clean Tabula rasa
Glenn Cooper

Nord, pubblicato nel 9 luglio 2020
544 Pagine

Il 9 luglio segna il ritorno di Glenn Cooper, uno tra gli autori più amati in Italia, con un thriller ad alta tensione che vede protagonista un'epidemia che cancella la memoria agli esseri umani.

Volevano salvare la memoria. L'hanno cancellata.

Il Dr. Steadman ha trovato la cura per la malattia che cancella il vissuto di una persona, l'Alzheimer, ed è in procinto di somministrarla alla prima paziente.
Il momento è speciale, il dottore passerà alla storia per la scoperta. Nella stanza della paziente sono tutti pronti ad immortalare il momento con una macchina fotografica, ma non sanno che per otterene questo risultato Steadman ha corso un rischio altissimo.

Pochissimo tempo dopo la paziente muore, e una dopo l'altra, vengono ricoverate persone con gli stessi sintomi. Tosse, febbre, perdita di memoria. Il mondo è di fronte a un nuovo virus, per cui non si hanno cure né armi.
Un virus chiamato FAS (sindrome da amnesia febbrile) che colpisce il sistema nervoso centrale provocando febbre e amnesia, che si è esteso a macchia d'olio in ogni paese e in pochissimo tempo.

Il dottor Jamie Abbot sembra l'unica speranza. Lui infatti era nel team che si occupava di trovare la cura per l'Alzheimer, ma ha bisogno dell'aiuto della scienzata Mandy Alexander, sua collega che vive a Indianapolis. Così, da Boston, Jamie parte per raggiungere Mandy, un viaggio di millequattrocento chilometri attraverso un Paese allo sbaraglio, abitato da persone ridotte ad uno stadio primordiale. Non ricordano nulla, sanno solo che l'unica cosa che conta è sopravvivere.

È stato impossibile leggere Clean senza pensare a quello che abbiamo passato, che tutto il mondo ha passato, da febbraio ad oggi, e viene naturale comprendere il perché. Il fatto scatenante è un'epidemia con un tasso di infettività altissimo, e che si propaga per via aerea. Per non essere infettati le persone si affidano a dispositivi di protezione come le mascherine.
Per questo è stato facile comprendere i personaggi (anche se non tutti), e provare le stesse senzazioni e le stesse paure.
Il virus di cui parla Cooper è un virus micidiale, che riduce la mente a una "Tabula rasa" pronta a ricevere nozioni da zero. Ma ha anche ridotto le persone ad uno stato animale, dove l'unica legge a guidare i comportamenti è quella della sopravvivenza.

Cooper non punta su approfondimenti psicologici dei personaggi, di cui da comunque un'idea generale, ma piuttosto ci fa conoscere i diversi modi di affrontare la pandemia. C'è chi reagisce con rassegnazione, chi con razionalità e chi con impulsività.

La scrittura è cinematografica, ogni azione si proietta nella mente del lettore ed è facile immaginare visivamente ciò che succede, rendendo così la lettura fruibile e coinvolgente, e si viene travolti da azione e scariche di adrenalina.
È un libro di oltre 500 pagine, dove la prima parte è d'impatto da subito, mentre alcune parti centrali le ho trovate più lente, ma funzionali a comprendere lo stato in cui era ridotto il mondo.

Leggere in questo libro la parola "quarantena" mi ha fatto rivivere situazioni che ci accompagnano da marzo. Paura, il timore di qualcosa di sconosciuto, sconforto, ma anche capacità di reagire.
Devo dire che se non ci fosse stata la pandemia, avrei letto Clean con un occhio diverso. Lo avrei letto pensando a uno scenario impossibile, eppure il mondo continua a stupire e mi è sembrato per molti versi assolutamente credibile.
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